lunedì 15 novembre 2010

FACCE DI BRONZO

Avvisati solo 15 giorni prima dell'inizio della competizione, alla vigilia della seconda più ambita manifestazione a squadre continentale, nessuno avrebbe scommesso su una nostra semifinale e tanto meno al club. Pur non regnando lo scetticismo, eravamo consapevoli, che a livello europeo conta una certa esperienza internazionale, che indubbiamente nessuno di noi ha coltivato in questi anni, se non solo per partecipazioni a mondiali a squadre e isolate coppe dei campioni. Seppur consapevoli di un nostro possibile ritorno a casa sin dal primo turno e, con squadre di un certo rango nel nostro girone, prima tra tutte i felsinei dei Tigers, l'impegno profuso sia nel quadrato di gioco che fuori è stato veramente notevole in ogni momento. Un pareggio (Bologna 1-1), due vittorie (Tiburones Malaga 3-1) dell'ex Leòn e (Les Herbiers 3-0) ed una sconfitta (Atlas 2-1), nella prima giornata di gare, rappresentavano un buon biglietto da visita e, qualificazione certa con il quarto posto, all'indomani della ripresa della manifestazione, che ci avrebbe opposto alla modesta squadra maltese della Valletta. Nella seconda giornata, alla ripresa delle "ostilità" il pareggio per 2-2 contro la Valletta, ci proiettava in terza piazza e a disputare un quarto di finale a dir poco incandescente contro i campani della Sessana. Da sempre incontro accesso ma corretto dal punto di vista sportivo, il quarto di finale, tra la compagine pugliese e quella campana valeva l'accesso alla semifinale. Schiavone-Riccio (0-0) Ciano (0-0), Borriello-Bennett (0-1) 0-1 Mattiangeli Fe-Canicchio (0-1) 2-2 e Patruno-Busch (1-0) 2-0, erano gli accoppiamenti dell'incontro. Accoppiamenti, che erano stati studiati nei minimi particolari già da qualche minuto prima dei sorteggi. Il parziale (2-1) ci vedeva soccombere nella prima frazione di gioco. Pima dell'inizio della ripresa il mio incoraggiamento era costante nei confronti di tutti. A 15' dalla fine delle ostilità invitavo tutti a tenere sempre alta la concentrazione e a mantenere la giusta tensione agonistica. I minuti trascorrevano inesorabilmente. A pochi minuti dalla fine, il risultato, come nella prima frazione di gioco non cambiava, i campani erano sempre in vantaggio 2-1 e con 2 minuti e mezzo da giocare. La situazione di gioco sino a quel momento avversa alla nostra compagine, volgeva dalla nostra parte. Federico raggiungeva il pari con Canicchio portandosi sul risultato di 2-2 , parziale squadra 1-1. Anche Gerry realizzava la seconda rete di li a poco su Busch, portandoci per differenza reti in vantaggio. Incominciava il mio incitamento alla squadra e soprattutto ai possessori di palla di non perderla e giocarla il più possibile, i secondi passavano, tre, due, uno incontro chiuso ed accesso alle semifinali ancora una volta contro i greci dell'Atlas e non senza aver sudato le cosidette proverbiali sette camicie. In semifinale, terminava la nostra avventura in Europa League, risultato netto a favore dei greci 3-1 e con la delusione, forse, di non aver riproposto gli stessi accoppiamenti della fase a girone, con sorteggio a nostro favore. Nella finale di consolazione ennesimo pareggio con la compagine Felsinea (2-2) ed incontro deciso al sudden death con una rete di Patruno su Apollo, che ci portava a conquistare una medaglia di bronzo, alla vigilia insperata. Positivo ed entusiasta, alla fine il commento del capitano Borriello un 8 per tutti e rientroa casa