mercoledì 22 dicembre 2010

AUGURI


L'ASD BARI TUTTA DAI DIRIGENTI AI GIOCATORI, AUGURA A TUTTI VOI I PIU' SINCERI AUGURI DI UN SERENO NATALE E BUON ANNO.




martedì 21 dicembre 2010

UN ANNO ESALTANTE

Bari. L'anno che si sta concludendo, sarà ricordato al club come il più esaltante di tutti i tempi. La promozione diretta nella massima serie conquistata, con un invidiabile bottino di 14 vittorie 2 pareggi e due sole sconfitte, rappresentano il fiore all'occhielo di una stagione giocata alla grande. Gli acquisti estivi di Federico Mattiangeli e Luigi Barone, entrambi provenienti da club capitolini del Black Rose e Fiamme Azzurre hanno rappresentato il completamento di una squadra già di per se esperta e monolitica. Il super 9 di gennaio della Marche, rappresentava per il club biancorosso, il banco di prova per la prima tornata della serie B in programma il mese successivo in quel di Fiumicino. L'eliminazione ai quarti, per mano dei felsinei dei Tigers, non scoraggiavano la compagine pugliese, che nell'andata della cadetteria dopo la prima sconfitta per mano della Virtus Rieti inanellava una sequela di otto successi che la proiettavano solitaria in testa alla classifica. A marzo il super 9 in terra calabra, confermava quanto di buono era stato fatto nell'andata della serie B di febbraio. La squadra arrivava in finale contro i campani della Sessana, che si aggiudicava il torneo solo alla morte improvvisa seppur la squadre fosse rimaneggiata e priva di Cerullo, Mattiangeli e Barone. Ad aprile il club forte dei 24 punti conquistati all'andata, si presentava al ritorno di Fiumicino forte del vantaggio di tre punti sui diretti rivali di Rieti e ben sei su Ascoli. Come all'andata, i galletti capitolavano contro i Laziali della virtus nella prima giornata e, la lotta si riapriva quando nella seconda giornata i pugliesi impattavano contro i rosanero siciliani, proiettando i laziali in testa alla classifica ed i marchigiani terzi ad un solo punto dai galletti. L'ennesima battuta d'arresto poteva affossare anche un toro, ma la tenacia e la perseveranza del presidente riportava la squadra sulla strada giusta grazie ad una strigliata che risvegliava dal torpore tutti i giocatori. Era l'inizio di una esaltante sequela di successi, con il solo pareggio contro Ascoli, che riportavano i biancorossi ancora al vertice della classifica per non abbandonarla più sino alla fine. Dopo solo due anni il club riassaporava la gioia della massima serie. A Bologna nel Major di maggio, battuti solo di misura (2-1) dai toscani del Black & Blue Pisa agli ottavi, la squadra era consapevole della propria forza. Nell'International GP di Fiumicino, ancora una volta ci buttava fuori dal torneo Bologna, chiudendo la prima parte della stagione per il club biancorosso. Persi nel mercato estivo Cerullo (Figheters Napoli) e Barone (Master Sanremo) la squadra ritrovava dopo due stagioni da girovago il campano Borriello. L'inizio della stagione ci vedeva approdare in finale all'Open Lazio di Sermoneta contro i capitolini del CCT Roma persa senza storie 3-0 e prossimi avversari nella serie A. Ad ottobre l'International Open di Napoli ci vedeva approdare per la prima volta ai quarti del torneo ed essere battuti solo di misura da una rimaneggiata formazione degli Eagles 2-1 il finale. L'ultimo torneo dell'anno era la Coppa Italia, di Chianciano Terme in novembre. Successo individuale nella categoria veterani di Borriello e terzo posto per il dauno Patruno. Alla domenica, nella competizione a squadre una vittoria (Biella) e due pareggi (Stella Artois Milano e Rieti) ci proiettavano in quarto di finale impossibile, contro i grifoni biancorossi del Perugia. 3-0 il finale e rientro a casa sotto un autentico diluvio. Ho lasciato per ultimo l'Europa League, giocatasi a Roma nell'ultimo week end di ottobre. L'unico aggettivo per tutti è stato alla fine della manifestazione FANTASTICI. Convocati solo quindici giorni prima il club ha avuto la freddezza e la giusta concentrazione di raggiungere la semifinale vinta questa volta contro Bologna alla morte improvvisa e proiettarci verso posizioni di rilievo della classifica mondiale. A livello nazionale il club ha confermato oramai di essere entrato tra le 10 compagini più forti? della nazione. Ma questo non deve distrarci da quelli che sono i nostri propositi per il prossimo anno agonistico. La permanenza nella massima serie quest'anno più che mai veramente equilibrata.
Presidente ASD BARI
Francesco Ranieri

sabato 4 dicembre 2010

Asso di Coppa

Chianciano (Si) 20-21 novembre. E' consuetudine oramai, che la giornata del sabato sia dedicata alla manifestazione a carattere individuale, che quest'anno ha potuto contare sulla presenza di circa 300 atleti in rappresentanza di tutte le compagini dello stivale italico. I nostri atleti iscritti alla competizione individuale, erano così distribuiti: nella master Patruno, cadetti Bombacigno e veterani Borriello, Mattiangeli Fe, Ranieri F e Schiavone. E' stata apoteosi sotto tutti i punti di vista. Nella competizione master il bronzo conquistato da Patruno, può valer seppur in modo simbolico un oro. La resa a Giulianini per 2-0, non deve far pensare ad un dominio del romagnolo, che in alcuni frangenti , sotto i colpi incessanti del dauno, ha visto barcollare la difesa e adirittura andare in svantaggio, rete poi invalidata dal direttore di gara per tocco irregolare. Nella competizione cadetti, ottima la prestazione di Bombacigno arenatosi solo ai sedicesimi per mano del più esperto Morabito, 2-0 il finale per l'isolano. La competizione veteran la più corposa di presenze per i nostri colori , è stata la più enusiasmante e vissuta con phatos, che alla fine ha visto il successo meritato del campano Borriello, ritornato al club quest'anno dopo due anni da girovago. Regolare il suo cammino sin dal girone, ma non senza aver sudato le proverbiali sette camicie, per una sequela di incontri, a partire dai barrage, che l'hanno visto opposto sino ai quarti di finale rispettivamente a tre compagni di club Ranieri F (1-0), Schiavone (1-0) e Mattiangeli Fe (2-0). In semifinale contro un altro ex, Cerullo, ha avuto la meglio solo alla morte improvvisa, quello, che nel calcio, una volta era il golden goal, 4-3 il finale. Avversario della finale, il granitico Belloni. Borriello ha troppa voglia di vincere e, vuole portare a casa l'ambito titolo. Dopo la rete del vantaggio, è solo un continuo controllo di palla e dell'incontro. Si procede così sino al termine delle ostilità, sin quando la sirena decreta la fine dell'incontro in un tripudio biancorosso.