sabato 4 dicembre 2010

Asso di Coppa

Chianciano (Si) 20-21 novembre. E' consuetudine oramai, che la giornata del sabato sia dedicata alla manifestazione a carattere individuale, che quest'anno ha potuto contare sulla presenza di circa 300 atleti in rappresentanza di tutte le compagini dello stivale italico. I nostri atleti iscritti alla competizione individuale, erano così distribuiti: nella master Patruno, cadetti Bombacigno e veterani Borriello, Mattiangeli Fe, Ranieri F e Schiavone. E' stata apoteosi sotto tutti i punti di vista. Nella competizione master il bronzo conquistato da Patruno, può valer seppur in modo simbolico un oro. La resa a Giulianini per 2-0, non deve far pensare ad un dominio del romagnolo, che in alcuni frangenti , sotto i colpi incessanti del dauno, ha visto barcollare la difesa e adirittura andare in svantaggio, rete poi invalidata dal direttore di gara per tocco irregolare. Nella competizione cadetti, ottima la prestazione di Bombacigno arenatosi solo ai sedicesimi per mano del più esperto Morabito, 2-0 il finale per l'isolano. La competizione veteran la più corposa di presenze per i nostri colori , è stata la più enusiasmante e vissuta con phatos, che alla fine ha visto il successo meritato del campano Borriello, ritornato al club quest'anno dopo due anni da girovago. Regolare il suo cammino sin dal girone, ma non senza aver sudato le proverbiali sette camicie, per una sequela di incontri, a partire dai barrage, che l'hanno visto opposto sino ai quarti di finale rispettivamente a tre compagni di club Ranieri F (1-0), Schiavone (1-0) e Mattiangeli Fe (2-0). In semifinale contro un altro ex, Cerullo, ha avuto la meglio solo alla morte improvvisa, quello, che nel calcio, una volta era il golden goal, 4-3 il finale. Avversario della finale, il granitico Belloni. Borriello ha troppa voglia di vincere e, vuole portare a casa l'ambito titolo. Dopo la rete del vantaggio, è solo un continuo controllo di palla e dell'incontro. Si procede così sino al termine delle ostilità, sin quando la sirena decreta la fine dell'incontro in un tripudio biancorosso.